Enovitis in Campo a Corato (Ba). Fieragricola e Unione Italiana Vini
Nell’azienda Torrevento di Corato (Bari) l’11° edizione 2016 di Enovitis in Campo, organizzato da Unione Italiana Vini e Veronafiere-Fieragricola.
Eventi, convegni, incontri e prove in campo dedicati alla promozione delle tecnologie per la viticoltura e l’olivicoltura, due eccellenze del territorio pugliese.
Le aziende espositrici sono oltre 140, con un incremento del 40% rispetto al 2015.
Tra i focus di Enovitis in Campo 2016 merita attenzione la viticoltura di precisione, chiave di volta per un’agricoltura più verde e sostenibile sul piano ambientale e socio-economico.
Arriviamo trafelati dalla vecchia strada Tarantina che passa da Altamura che ci consente di attraversare quello che resta del maestoso Parco delle Gravine, salutiamo Castel del Monte per giungere alla Cantina Torrevento, indicazioni stradali perfette, clima caldo estivo e tanta bella gente operosa nei vigneti per le prove tecniche.
Partecipiamo al convegno in campo con le aziende vinicole, ed apprezziamo la volontà di collaborare con sinergia fra cooperative di produttori ed eccellenti cantine a conduzione diretta. D’altro canto unire migliaia di piccoli produttori per produrre etichette di gran dignità e la ricerca dell’eccellenza con vigneti di proprietà, sono due binari che vanno nella stessa direzione, promuovere la Puglia ed i suoi prodotti quando questi sono vivi, naturali e nutraceutici. I nomi sono blasonati, di grandissima esperienza per ottenere i risultati migliori.
In Cantina il convegno si svolge con ospiti illustri internazionali per parlare dei vini Rosati, di cui la Puglia ne vanta paternità e per la quale ne deve trainare il risultato. Interessante come sempre il contributo di chi a Bordeaux produce e studia i rosati e snocciola competenze ed esperienze delle proprie etichette, competenze che imperiosamente sconfinano nella descrizione delle nostre etichette. Questo ci fa riflettere su come il mercato venga scandagliato da professionalità ineccepibili e quanto la cultura non sia una alzata al cielo di calici.
La certezza di avere, storia, cultura e tradizione oltre ad unicità pedoclimatiche, ha inequivocabilmente bisogno di un’approccio che dimostri di essere oltre il vantaggio dello tzunami Puglia degli ultimi cinque anni. Il mercato è domanda e offerta, la possibilità di acquisto non guarda il prezzo, ma cerca la cultura tappata nella bottiglia. Il resto è una festa che tutti abbiamo il diritto di celebrare con un buon ed onesto calice di vino sincero.
Delfini vitati 🙂