Fuori le mura storiche di Altamura (Ba), c’è l’Osteria Calvi che nasce come costola di una macelleria di famiglia, quella di papà Calvi.
Una brigata di famiglia e lui Donato lo Chef, ipercritico, attento alla tradizione, alle tecniche, sempre pronto a cogliere le novità da chi stima e prende come riferimento.
Lo chef, ha ormai una sua identità, una cucina tradizionale con cotture precise e contaminazioni moderne, da degustare affondando il coltello e la forchetta.
Succulenti primi piatti, come piacciono alla popolazione murgiana, secondi vari e fantasiosi.
La continua e costante ricerca ha generato in Donato, una eleganza che si esprime in piatti saporiti ed armoniosi. Il carciofo, immediato e gustoso, esplode fra le polveri ora acide, poi dolci dei suoi ingredienti, un piatto sorprendente. Gratificante lo spaghetto e delizioso l’agnello fritto.
In sala domina gentile il Sommelier Marco Cipriani, che propone ed abbina un’ottimo D’Araprì Rosè Metodo Classico. Una bollicina elegante per un menù fra pari.
Quello che colpisce è la capacità di mantenere la succulenza dei piatti, che si poggiano sulla materia prima della macelleria Calvi, all’evoluzione dei condimenti in polveri e spume dei suoi piatti.
Una realtà destinata a confrontarsi con l’eredità pesante e gratificante al tempo stesso del “Cecatiello”, noto ristorante di riferimento nella città di Altamura e meta dei gourmet degli anni 90.
Meta valida e piacevole per cui vale la pena tornare.
Delfini Dop 🙂