Giù a Brindisi porto, a destra della bellissima passeggiata dove al mattino si svolge il mercato ittico cittadino e tante barche, velieri, yacht di tutte le misure, dal 1950, c’è il ristorante “Iaccato”, gestito da Nando Benigno il “Professore” e la Sua Signora. Nasce come posto semplice di buona cucina dove poter mangiare a pochi metri dal mare. Da pochissimi anni Nando, dalla fisionomia e dalla filosofia greca, ha letteralmente adottato in cucina lo Chef Fabio Vulpitta e la sua brigata, uscendo in mare aperto con la sua barca per esplorare la tradizione che evolve nella cucina gourmet. Un saggio conoscitore con un giovane interprete, una coppia di gentleman appassionati della cucina e dei suoi ospiti.
Il risultato è la radicale trasformazione della cucina del Patron Iaccato, all’approdo enogastronomico d’avanguardia di Fabio Vulpitta, cotture, temperature, equilibri di sapori già di grande livello.
La location è stupenda, un piccolo chalet con veranda sul mare, pesce fresco di prima scelta, pasta di semole di gran qualità tirata a mano o trafilata, esperienza consolidata e coraggio di cambiare, sempre. Nando e Fabio, due naviganti.
La prima volta ci andai a pranzo alla fine degli anni ‘80 e mi ricordo la valanga di antipasti esposti sulla barca, tempi lontanissimi, ora ritrovare in cucina lo Chef Fabio Vulpitta, cresciuto in modo esponenziale, è una sorpresa ed una promessa della cucina Pugliese.
La degustazione si apre con antipasti caldi e freddi: polpetta di polpo su crema di peperone giallo, tartare di spada e olive nere su acqua di pomodoro, gamberi in salsa di cocco, centrifuga di prezzemolo e crema di peperone, rombo con maionese di barbabietola e porro in tempura, ostriche pochè su cavolfiore alle mandorle e cubetti di pane tostato (notevole!), millefoglie di melanzane e sgombro con cipolle caramellate e merluzzo in tempura al cavolo cappuccio.
I primi piatti: spaghetti Senatore Cappelli trafilati alle alghe e frutti di mare e le originali orecchiette ripiene al pomodoro e basilico su crema di cacioricotta, ovvero il perfetto gusto della tradizione tradotto in un’ottica moderna.
Secondi piatti: merluzzo cotto in cbt e cialda di riso venere su crema di cipolle al latte e il polpo arrosto, crema di patate viola e petali di cipolla rossa in agro, abbinati al Souvignon di Livio Felluga ed il rosato “Saturnino” delle Tenute Rubino. Il dessert è la “Bugia” che sorprende occhi e palato, mousse di limone, pan di spagna al limoncello e pasta di mandorle, abbinato alla bollicina “Opere Serenissima” di Villa Sandi.
Serata elegante, cena di ottimo livello, per un ristorante che sta riscaldando ancora i motori e che sta modificando con gran coraggio il target dei suoi ospiti. Cultura, sensibilità, poesia e passione in cucina, fanno di Iaccato “The day afther” a Brindisi.
Delfini inmareaperto 🙂