Undicesima edizione di Italia in Rosa, il festival di Moniga del Garda dedicato al mondo dei rosé. Prima giornata aperta al pubblico, mentre in seconda giornata l’approfondimento con la masterclass. Dal Lago di Garda sede della manifestazione, una delle risposte italiane al mondo dei “Vini Rosè”. La realizzazione del Patto d’intesa per la promozione dei Rosè, Rosati e Chiaretti da uve autoctone Valtènesi, Chiaretto di Bardolino, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel Del Monte e Salice Salentino. Rilanciare il confronto con le altre grandi produzioni rosa del nostro Paese ed andare oltre il territorio del Garda, una produzione superiore ai 16 milioni di bottiglie.
Il Consorzio Valtènesi nasce come naturale dalla prima vendemmia, in cui tutti i produttori hanno lavorato uniti sotto un’unica denominazione e l’avvio di un percorso di collocamento nel panorama mondiale dei rosè.
Protagonisti della masterclass Angelo Peretti e la britannica Elizabeth Gabay, autrice del libro “Rosé: Understanding the pink wine revolution”, unica Master of Wine specializzata nei rosati, forse una delle massime autorità in materia.
In Italia abbiamo una grande tradizione storica, in Francia su 100 bottiglie consumate 34 sono di rosé: in Italia siamo solo a 6 bottiglie su 100. Numeri impressionanti per il terzo produttore al mondo di vino rosato, che si trova però ultimo nella graduatoria dei consumatori nel mondo occidentale. Non riconosciamo in questo vino qualcosa di identitario del nostro mondo vinicolo.
Concorda Elizabeth Gabay. “La storia prova che il rosé è un vino senza alcun complesso di inferiorità rispetto a rossi e bianchi: un prodotto quindi da difendere con orgoglio, nella tutela delle singole identità e senza cedere ai compromessi del mercato”.
Italia in Rosa si è conclusa domenica 3 giugno nel Castello di Moniga, proponendo in degustazione ai visitatori oltre 200 rosé presentati da 160 cantine di tutta Italia.
Delfini pink 🙂