Attraversiamo la Germania dal Brennero e ci fermiamo a Coblenza, una tappa in una delle più antiche birrerie della regione. Riaperta nel 2003, ricalca molto fedelmente il birrificio che nel 1885, ne fece riferimento elegante per la nazione tutta. Il Borgomastro ordinava “di mercoledì si produce la birra e già dal martedì è fatto divieto di defecare nelle acque del Reno”, la nota è di colore, ma di peculiare importanza per ricordare quanto sia importante la qualità delle acque per ottenere una buona birra.
Produrre birre artigianali non può prescindere da questo requisito.
Daniel e Pascal, accolgono i clienti su panche alte e tavoli in legno, ci decrivono la folla delle serate dei fine settimana, dove fra musica, balli e bevute, il clima è di puro divertimento.
Quindi prendiamo un boccale da litro della famosa birra e scegliamo alcuni piatti tipici. Bisogna subito dire che le portate sono di evidente quantità, per cui suggeriamo di ordinare pochi piatti per volta.
Scegliamo sua maestà lo “stinco” di maiale, 1.3 kg di scioglievolezza con contorno di crauti, patate e fondo bruno, buonissimo.
A seguire le costine di maiale cotte con salsa barbecue, piccanti e corroboranti, con patatine fritte e crauti marinati, un piatto che merita impegno ed appetito.
Finiamo con un’insalata di verdure, frutta, salse e dadolata di pollo, un piatto già completo, che di leggero ha il solo confronto con le altre portate.
Le cotture e la scelta del prodotto esprimono a pieno la tradizione della cucina di queste parti, dove per scelta non troverete pane, ma tanti piatti appetitosi, di dimensione super e tantissima birra per agevolare, chiacchiere e digeribilità.
Delfini altessosi 🙂