ViniSud e VinoVision che si è svolto a Parigi sono appuntamenti di spicco della nuova stagione enologica Francese, e che nel 2019 genereranno la settimana del vino in Francia. Duemila etichette in prevalenza della Provenza, con numerose presenze Spagnole, Italiane e dal resto del mondo. Tre giornate intense con congressi e masterclass. Il salone d’incontro con i buyers, è uno scintillare di colori della esposizione a raggiera dei vini. Guardarli affascina e ne fa apprezzare le sfumature che vanno dal rosa antico per i rosati, al verdolino e giallo delicatissimo dei bianchi, con una trasparenza impalpabile.
La degustazione, ne fa apprezzare eleganza ed armonia, ma la stessa valutazione proposta dagli organizzatori che va da 1€ a 4 €€€€, premia le etichette più strutturate e cariche di colore. Dimostra un chiaro e valente esercizio di abilità nel produrre vino con sfumature delicatissime e sentori tenui, ma le grandi emozioni per i grandi vini si uniscono nel risultato di vendemmie tardive, basse rese e tonalità profonde.
Master Class Climate changes e wine change:
Sarah Abbott e Elizabeth Gabay
Piogge sempre più concentrate e territorio a rischio aridità, sono la forbice che il cambiamento climatico propone nei vari continenti, ed è motivo di riflessione anche per i viticoltori. L’utilizzo dell’irrigazione è una scelta agronomica importante quando si vuole ottenere vino di qualità. Lo prevedono disciplinari virtuosi per ottenere basse rese, lo indicano etichette di qualità per garantirne la pratica. D’altra parte l’irrigazione di soccorso, l’irrigazione a goccia, le opere di tutela del patrimonio irriguo, per evitare o modificare la desertificazione, sono pratiche importanti. La storia dell’agricoltura descrive le pratiche antiche, oggi alla ribalta, nel panorama agronomico moderno. Interessanti sono i dati forniti dalle tabelle di correlazione fra utilizzo di acqua e varietà produttive vegetali ed animali a consumo umano, e la frutta ed il vino hanno notevole incidenza, così come la scelta fra intensivo ed estensivo, salire di quota le coltivazioni, la scelta varietale e dei cloni, la sostenibilità delle produzioni.
Argomenti attuali, identici alle lezioni di tecnologia rurale, agronomia e chimica del suolo, ascoltate 30 anni fa magari per descrivere i successi dell’agricoltura in Israele o delle terre sottratte al deserto in Africa. Certo oggi i satelliti, i sensori, la cosiddetta agricoltura di precisione con il soccorso della tecnologia sensibile applicata all’agronomia, può agevolare la scelta consapevole, fra produrre tanto o meno, con più qualità.
Il vino, crea un volume di affari enorme, ma la sua natura atavica, nobile, culturale, anela e si preoccupa di tutelare i vini top, ma per questo sono certo che i vignaioli o vigneron di qualità sanno come fare.
Una bellissima esperienza enologica internazionale, con la pragmatica ed efficace organizzazione francese.
Delfini francais 🙂
