Siamo ai margini del golfo di Squillace, oltre Catanzaro Lido, dopo aver rischiato la patente per le decine di autovelox e tutor, tutti perfettamente funzionanti. Andiamo a trovare Chef Francesco Corapi, Presidente Regionale della Federazione Italiana Cuochi. Insegnate presso la scuola alberghiera da quasi 40 anni. Giovane e vitale, regge il suo incarico di presidenza con equilibrio ed autorevolezza. Professionista apparentemente pacato è un reale punto di riferimento per i suoi allievi e le aziende satelliti dell’area enogastronomica locale. Fiero della sua professione non esita a sottolineare la cronica carenza di professionisti per rispondere alle centinaia richieste di chef e operatori di sala. Un commento fiducioso ed amaro nello stesso tempo, la cucina calabrese comincia a formare professionisti di buona caratura, ma siamo alle solite, i più vanno fuori regione. Il suo maggiore impegno istituzionale è formare i giovani appassionati e raccordarli con la ristorazione sempre più incanalata verso le lusinghe di un turismo stratificato e veloce. La Calabria pullula di villaggi e posti food che rispondono alle esigenze dei vacanzieri e del fine settimana; ma il suo obbiettivo è avviare chef gourmet e ristorazione di livello.
Alla domanda come si mangia in questa regione, Francesco Corapi risponde: a macchia di leopardo, con ottime cattedrali in spazi ampi a combattere con il desiderio dell’abbuffata descritta dal famoso “Franco da Longobucco” e la sua mamma apprensiva ai fornelli. Nella realtà avere all’Università un’amico calabrese con la valigia piena di prelibatezze casarecce di quelle mamme, ci ha fatto pontificare in gioventù tante volte. Al Presidente Francesco Corapi ed alla sua associazione l’incarico di trasformare quelle tradizioni sostanziose in raffinati piatti esempio di nutraceutica. Di questo impegno, tracciato in salita, già segnato da qualche incoraggiante successo, ne saremo entusiasti testimoni.
Delfini presidenziali 🙂