Ammiriamo il panorama dal Castello che guarda il golfo di Manfredonia, fascinoso e dominante quale vedetta verso l’Adriatico, ad ovest Rignano Garganico controlla Apricena, si comprende subito che per arrivare qui sopra, si salgono ripidi dislivelli ed è impossibile passare inosservati.
Monte Sant’Angelo è stracolma di turisti multilingue, impazienti di bere le bollicine di casa nostra. Una bellissima cornice per una bella festa d’estate.
Il convegno trova due momenti interessanti d’informazione: l’intervento dell’enologo Cosimo Cristiano Chiloiro, il quale indica con chiarezza la linea geografica che unisce Barcellona e la Daunia, ed i relativi modelli Cava e D’Araprì. Il tecnico descrive le metodologie produttive come impegnative ed onerose, fra le quali le vendemmie precoci per ottenere maggiore acidità e vini base dal giusto titolo alcolico, professionalità enologica e chef de cave, lunghi periodi di affinamento in cantina. Tanto lavoro sui lieviti e cuvée per ottenere fra molti anni gli sperati risultati con il metodo classico.
La relazione del Delegato AIS Foggia Amedeo Renzulli è molto chiara, pochi e certificati numeri per indicare con precisione la rilevanza del mercato europeo delle bollicine. Indica un primo target di mercato più easy, disponibile per le bollicine da charmat ed il secondo target più complesso per il metodo classico che richiede qualità top, tempi e professionalità per palati raffinati e tasche capienti. La fascia di mercato per le bevande sparkling, cold and colorful, ha già in estate un gran riscontro e può essere immediatamente nobilitato con charmat pronti e ben prodotti.
Nel terzo millennio, l’immediata possibilità di accesso alle informazioni ed alle sue fonti, il livello e le capacità di auto apprendimento dei wine lovers interessati al vino di qualità, ha meriti ed oneri per il suo accresciuto target, non è più sufficiente indovinare il numero dei legumi nella damigiana, oppure il televoto, come faceva il mass market anni ‘90 che assegnava premi a parenti ed amici. Il mercato guarda sempre meno premi e classifiche e verifica più spesso la rispondenza fra proposta e valore.
La piazza d’armi del castello si affolla rapida di volti brillanti per premiare l’impegno dei generosi Sommelier AIS, con in cima la personale simpatia verso Michele Mastrogiovanni, mattatore operoso di queste serate in overbooking dall’ingresso calmierato.
Molti pugliesi sono in Francia in vacanza o per lavoro e tanti francofoni visitano le nostre spiagge e partecipano a queste serate, l’appuntamento è per tutti, con la ricerca della qualità e del buon vivere, vera emozione di…vinae.
Delfini palatelli 🙂