Arriviamo da Castellana Grotte (Ba) e prima di incunearci nel centro storico di Conversano, andiamo a visitare una creperia glamour. Nicola Savino, già chef, ma conosciuto come l’americano di Dallas, ci accoglie con la gioventù dei suoi quattro splendidi figli Ivan, Daniele, Marco, Rosy e la moglie Carol brillante chairwoman dallo stile anglosassone.
La sala si riempie rapidamente, dentro e fuori, tre cifre di coperti e di entusiasmo. Nicola ci racconta che giovanissimo a 22 anni emigra in USA a Dallas, con la giovane moglie ed apre un ristorante. Qui nasce il primogenito gigante cestista di famiglia. Dopo appena quattro anni, le riviste lo indicano fra i cinquanta migliori ristoranti Italiani in USA, ma lui non è felice, nel paese della ricchezza possibile e della felicità costituzionale, gli odori ed i profumi della sua cucina americana, non coprono quelli della zuppa di pesce o del ragù paterno e non rispondono allo stile culinario di famiglia, ricercato e pignolo, dei ricevimenti e dalle feste organizzate dalla Nonna.
Inutile pensarci troppo, il destino è segnato dall’olfatto giovanile, a sei anni si intrufolava nelle cucine delle trattorie. A 26 anni chiude la florida attività e rientra a Conversano con la famiglia per aprire “Savì”, oggi un must per le Creperie.
Nicola ha una particolare cura per i prodotti ed il servizio, ed il Team lavora con evidente armonia, per la felicità dei numerosi clienti.
Lo stile è efficace, l’ottima cucina delle Murge adagiata su crepes, waffel alle patate se salati, soffici e delicati se dolci, ed un servizio professionale, preparato e rapido.
Entrée da cowboy pugliesi, birra artigianale, polpette di pane alle erbe aromatiche (curate amorevolmente dallo Chef!) con salsa barbecue al vincotto, caciocavallo in tempura con cipolle di Acquaviva e salmone marinato al lime con crema all’aglio arrostito, siamo già pronti per entrare nel Canyon gourmet di Savì! Il turbinio di crepes e portate che escono dalla cucina a vista, coordinata dal pirata barbuto Antonio e da Daniele, sono uno spettacolo che smuove i succhi gastrici. Un tagliere di salumi selezionati di piccole macellerie locali, formaggi di qualità e una sfilata di crepes alla ratatouille di verdure, tonno tataki e speck con salsa al curry per finire alla strong apulian way.
Vito il maitre, nonchè futuro medico, accorre in nostro aiuto con il rosato 2015 di Susumaniello della Cantina Vignaflora. La cucina è attiva con proposte del giorno, come il risotto scampi e lime mantecato al corallo e pistacchi, che ci fa capire che la scelta delle crepes potrebbero essere in competizione con il menù non scritto.
Passiamo ad una tagliata di podolica con verdure dell’orto eccellente e concludiamo con un sorbetto ai gelsi neri e basilico gaudenti ed un gelato alla mandorla di Conversano su waffel e salsa al “bacino” da golosi impenitenti.
Nicola ha una forte percezione della cucina tradizionale familiare, ma la sua esperienza di “Americano” da Dallas, lo hanno contaminato nella capacità di esprimere una cucina semplice, di grande impatto visivo ed emozionale, una proposta originale, poco comune e di gran stile.
Delfini a Dallas 🙂