L’inizio del lungomare Virgilio consente una bellissima passeggiata fino alla fontana “Rosa dei Venti” di Piazza Ebalia e poi continuando, alla centralissima Piazza Maria Immacolata, per intenderci quella con la fontana dei Delfini.
All’angolo con via Abruzzo, si trova uno dei ristoranti storici della cucina marinara tarantina. Oronzo Falcone figlio di pescatore della città vecchia, per primi aprirono un ristorante con annessa pescheria “Il Gambero Rosso”. Come si mangiava? Chi mai potrà raccontarcelo, quello che possiamo fare ora è esplorare il Ristorante “La Fattoria” che dal 1984, rappresenta un riferimento per chi vuol mangiare pesce cucinato nella migliore tradizione marinaresca.
In sala il veterano Enzo Guidotti, di origine Lucana, seguì da ragazzino il papà neo assunto all’Ilva per avviarsi alla professione di sala 35 anni fa. Con Enzo scegliamo per il pranzo un Gewurztraminer doc 2016 Bottega Vinai ed un rosato 2016 “Calafuria” di Tormaresca.
Oronzo, ha cominciato a lavorare in pescheria a soli quattordici anni, come si faceva una volta e la gavetta lo ha indirizzato al successo storico di questo locale, dalle porcellane inglesi con il marchio intatto come quarant’anni fa.
Per il Delfino si tratta di un gradito ritorno in un posto dove ho organizzato decine di serate e gradito più di un centinaio di pranzi di lavoro, ma il tempo passa e nello stile di Atavolacoidelfini vediamo oggi cosa bolle in pentola.
L’antipasto caldo è quello di sempre insalata di mare appena sbollentata, merluzzetti fritti alla perfezione, cozze al gratin e alici marinate, un trionfo.
Andiamo a degustare il re e la regina dei piatti della tradizione tarantina: tubetti alle cozze e tiella di riso patate e cozze, un modello affidabile per chi è alla ricerca di queste due prelibatezze.
Concludiamo con un’orata patate ed olive al forno, un altro must della cucina pugliese, delicatissimo.
Inutile dire che il carrello di frutti mare e crostacei è di quelli da paranza privata, privilegio per pochi come Oronzo che sa, dove trovare gli ultimi pescatori con lenza e reti.
Ci rinfresca il classico cruditè di verdure con pinzimonio speziato e ci abbandoniamo ai dolci della pasticceria Napoletana di Via Icco con cassata e babbà esplosivi.
L’evoluzione è un merito della civiltà, ma conservare metodi e qualità della civiltà ristorativa di quarant’anni fa con la stessa eleganza di allora è una qualità ormai rara.
Delfini in fattoria 🙂