L’amore fa anche impresa di qualità. Vittoria Santoiemma, sociologa insoddisfatta parte e va in Piemonte. Dopo qualche anno diventa una professionista della sala, incontra Giuseppe, messinese di nascita e girovago come tanti per lavoro. Quindi una sociologa, figlia di produttori caseari e sorella di un direttore sales di primarie aziende enologiche che conosco bene, insieme allo Chef Giuseppe Conti con la tradizione culinaria sicula nel cuore e la cucina mediterranea fra le mani, rilevano circa tre anni fa la Trattoria Pugliese ed è successo di pubblico.
Giuseppe è un uomo di parola, che poco si fa condizionare dal business e dal mercato, con determinazione e cultura, forte della granitica Vittoria in sala, hanno selezionato una clientela dinamica ed esigente.
In effetti la cucina mediterranea è il fondamento, ma le preparazioni e le cotture sono molto più gourmet di quello che ci si aspetta.
Raz Degan, nell’Isola dei Famosi direbbe “io faccio foco”! Un locale interessante, dove la piageria va appoggiata sullo zerbino d’ingresso, tornerà utile all’uscita.
Cantina molto Gioiese e d’intorni, ma grande cultura del vino e dei produttori nazionali ed internazionali.
Iniziamo con “Jalal” sorprendente per freschezza e profumi, del fratellone stratega, e saltiamo ad un “Gigolò” dop, un interessante Cacc’e Mmitte di Lucera.
Antipasti sostanziosi, dal tagliere top quality, alle verdure goderecce, compresa la parmigiana di melanzane anche fuori stagione. Ottima la vellutata di cavolfiore ai cardoncelli e mitici i cavatelli prodotti da Vittoria ai tre ceci della murgia. A seguire la tagliata con carciofi che ci riconduce a letture nordiche e precipitiamo negli abissi della dolcezza con la cassata siciliana e dolci al cucchiaio tutti da provare.
Un moscato, un caffè e ripartiamo per un’altra esplorazione di Food Wine Travel.
Delfini Pugliesi 🙂