“Mare, mare, mare voglio annegare, portami lontano a naufragare” cantava Battiato e noi di Atavolacoidelfini siamo approdati su un ristorante galleggiante a Gallipoli, una location unica che conosco bene da almeno 25 anni. In questo ristorante ci potete arrivare anche in motoscafo e perché no, in pedalò per gli sportivi. Vi potrà capitare di veder pescare attraverso le botole di vetro del pavimento, seppie e polpi abbagliati dalle luci, una tecnica utilizzata da secoli con le “lampare”.
“Sea, sea, sea I want to drown, take me far away to be shipwrecked” sang Battiato and we at Atavolacoidelfini landed on a floating restaurant in Gallipoli, a unique location that I have known well for at least 25 years. You can also get to this restaurant by motorboat and, why not, by pedal boat for sports enthusiasts. You may happen to see cuttlefish and octopuses dazzled by the lights, a technique used for centuries with “lampare” fishing through the glass hatches in the floor.
All’interno del ristorante ad accogliervi lo schivo “Re Uccio”, l’iconico proprietario che potrà raccontarvi storie ed anneddoti degni dei “red carpet” cinematografici. Ma torniamo al lavoro, entriamo in sala e ci troviamo nella pescheria del ristorante con i primi due Chef de partie Silvio Sergi e Rosario Esposito, che curano ed impreziosiscono con maestria il crudo e la degustazione del crudo, una favola!
Inside the restaurant, the shy “King Uccio” welcomes you, the iconic owner who will be able to tell you stories and anecdotes worthy of the cinematic “red carpets”. But let’s get back to work, enter the dining room and find ourselves in the restaurant’s fish market with the first two Chefs de partie Silvio Sergi and Rosario Esposito, who masterfully take care of and embellish the raw and the tasting of the raw, a fable!
Entriamo in brigata, un squadrone per i 250 coperti, fra sala sul terrazzo, sale e corridoi interni, logge, loggette e nicchie, e per chi volesse c’è un tavolo letteralmente a pelo d’acqua, cigno e gabbiani compresi, orpo! In cucina si rivela lo Chef Executive “il capitone coraggioso”, Chef Silvio Patricelli, un Sant’Antonio gallipolino di un metro e novanta che fa sembrare la nostra Tiziana una sbirulina, esilarante.
We enter the brigade, a squadron for 250 seats, between the room on the terrace, halls and internal corridors, loggias and niches, and for those who want there is a table literally on the surface of the water, including swan and seagulls, orpo! In the kitchen, the Chef Executive “the brave capitone”, Chef Silvio Patricelli, is revealed, a Sant’Antonio Gallipolino of one meter and ninety who makes our Tiziana look like a sbirulina, hilarious.
Una brigata festosa e poliedrica, che all’opera è una vera armata di gallipolini espertissimi, capaci di accogliere sempre al top fino a 700 coperti a sera, una festa per gli ospiti.
A festive and multifaceted brigade, which at work is a real army of very experienced Gallipolini, always able to welcome up to 700 seats at the top in the evening, a party for guests.
In sala l’elegante maitre, mai pensionabile, poliglotta di cultura e scuola svizzera Sir Luigi Manco, un patrimonio da replicare a disposizione di chi anela di questi tempi alla professionalità in sala, “un privilegio per noi essere stati da Lei, serviti!”
In the dining room, the elegant maitre, never retiring, polyglot of Swiss culture and school Sir Luigi Manco, a heritage to be replicated at the disposal of those who yearn for professionalism in the dining room these days, “a privilege for us to have been served by you!”
La degustazione
Antipasti: crudo di frutti di mare, carpaccio di orata con salse e alghe, insalata tiepida di carciofi, gamberi e grana, totano fritto su salsa alla catalana e tarallo sbriciolato, tortino di verdure, gamberi e spuma di ricci di mare su crema di rucola e pomodori fritti, polpo fritto.
Primi piatti: straccetti di pasta fresca alla menta e basilico ai frutti di mare (che esplosione di gusto!)
Secondi piatti: triglie con cozze e gamberi al cartoccio.
Vino in abbinamento: Rosa del Golfo Brut Rosè
The tasting
Appetizers: raw seafood, sea bream carpaccio with sauces and seaweed, warm salad of artichokes, prawns and grana cheese, fried squid on Catalan sauce and crumbled tarallo, vegetable pie, prawns and sea urchin mousse on rocket cream and fried tomatoes, fried octopus.
First courses: strips of fresh pasta with mint and basil with seafood (what an explosion of taste!)
Second courses: mullet with mussels and prawns baked in foil.
Wine pairing: Rosa del Golfo Brut Rosè
La location è pura naturale bellezza, come la storia del “Re Uccio”, quanto la professionalità in sala, ma qui la prima donna è lo Chef Patricelli, figlio d’arte, di grande esperienza e apprendimento fatto di stagioni estive gallipoline cominciate a 14 anni. Uno stile di cucina, di gran manico, molto ben strutturata, di carattere e sapori decisi molto ben equilibrati, una per tutti i gamberi viola con carciofi e grana, quanto la catalana abbinata ai vari pesci e crostacei, che buoni! Diciamo la verità con la materia prima disponibile, lo Chef potrebbe fare come si dice ”una girata ed una voltata in padella”, ma questo gigante non si risparmia, lavora e delizia i suoi ospiti con grande generosità. Chi lo immaginava, il nuovo in un posto già ben consolidato, ma vorrei dire ai ricercatori ed ai cantori della buona cucina, nascondere o ignorare il talento di questo chef è cosa difficile, questo chef è una vera montagna, come si può non vederlo.
The location is pure natural beauty, like the story of the “King Uccio”, as much as the professionalism in the dining room, but here the first woman is Chef Patricelli, son of art, of great experience and learning made of Gallipoli summer seasons started at 14 years. A style of cooking, with a great handle, very well structured, with strong character and very well balanced flavors, one for all the purple prawns with artichokes and parmesan, as much as the Catalan combined with various fish and crustaceans, how good! Let’s face it with the raw material available, the Chef could do as they say “one turn and one turn in the pan”, but this giant does not spare himself, he works and delights his guests with great generosity. Who imagined it, the new in an already well-established place, but I would like to say to the researchers and singers of good food, hiding or ignoring the talent of this chef is difficult, this chef is a real mountain, as you can not see it.
Atavolacoidelfini alpini 😀