The meeting at table between two civilizations: Wine and Beer – 2nd International Study Day – Manduria (Ta)
Vendere è un’arte, conoscere, esplorare ed acquisire informazioni utili è prodromo di quella professione.
Fulvio Filo Schiavoni, lo sa bene e prova con la seconda giornata di studio internazionale a lanciare più lontano possibile il sasso del suo progetto di consolidamento culturale enobrassicolo. Bere è un gran piacere, un rito atavico, che premia esperienze quotidiane, oggi tradotte in fiorenti attività economiche che continuano a sostenere comunità ed interessi nazionali. A Manduria, nell’accogliente cantina dei Maestri del Primitivo, si sono incontrati per un’intera giornata di studio, professionalità di valenza culturale e produttiva della civiltà del vino e della birra.
Selling is an art, knowing, exploring and acquiring useful information is the pride of that profession.
Fulvio Filo Schiavoni, knows this well and tries with the second day of international study to launch the stone of his enobrassicolo cultural consolidation project as far as possible. Drinking is a great pleasure, an atavistic rite, which rewards daily experiences today translated into flourishing economic activities that continue to support communities and national interests. In Manduria, in the welcoming cellar of the Masters of Primitive, professionalism of cultural and productive value of the wine and beer culture met for a whole day of study.
Cosa mi rimane in mente, la Messapia, l’area Magno Greca, il kantero, recipiente dove si usava servire le bevande fermentate. La migliore carta vini dei romani offriva il Falerno a 30 denari ed il vino comune a 4/8 denari per litro. La bevuta insieme, conviviale, magari nella stessa coppa che girava fra i commensali, un rito di unione, anche nel Simposio. Si consigliava già da allora di non superare le 3 coppe, perché il vino fa perdere la ragione anche alle menti più colte e nella coppa si nascondono anime demoniache che inducono a comportamenti non condivisibili. Vino, quale mezzo rigenerante che può far smarrire la ragione e se unito al pane corpo e sangue nella sacralità religiosa. “Vino e pane” il libro di Ignazio Silone.Vino e birra beni di lusso da sempre sulle tavole dei benestanti e premio quotidiano del popolo. Il cambiamento climatico in atto potrebbe riportare le linee isobariche dei 22°C alle antiche aree geografiche favorite da queste temperature la fioriture della vite anche in località nordiche. Quindi mutamenti o cicli climatici?
What remains in my mind, the Messapia, the Magno Greca area, the kantero, a vessel where fermented beverages were used. The best Roman wine list offered the Falerno at 30 denari and the common wine at 4/8 denier per liter. The drink together, convivial, perhaps in the same cup that was around among the guests, a ritual of union, even in the Symposium. Since then it was advisable not to exceed 3 cups, because wine makes the person lose his mind even in the most cultured minds and demonic souls who conceal unsustainable behaviors hide in the cup. Wine, as a regenerating means that can make reason lose and if combined with bread, body and blood in religious sacredness. “Wine and bread” the book by Ignazio Silone.Vino and beer, luxury goods that have always been on the tables of the wealthy and the daily prize of the people. The current climate change could bring the 22 ° C isobaric lines back to the ancient geographic areas favored by these temperatures, the vine blooms also in northern areas. So climate change or cycles?
Determinanti le vie di comunicazione stradali e fluviali, per lo sviluppo del mercato del vino e della birra nel medioevo, confrontabili con l’attuale l’incertezza di consegna delle merci! Le birre speziate e prodotte con le erbe non erano ben conservabili e quindi di difficile diffusione, il Luppolo ha determinato la svolta qualitativa e di durabilità delle stesse. Fino al 18th secolo la produzione della birra era subordinata al clima freddo continentale, l’invenzione della tecnologia del freddo dal 1877 ha consentito il controllo della temperatura ed ha reso cosmopolita la produzione della birra. Produrre bene la birra e l’”Editto di Purezza”, antico di oltre 500 anni, ci descrive l’importanza fondamentale dell’acqua e le tecniche di maltaggio. Il mercato globale della birra è 10 volte quello del vino in volumi e 5 volte in valore ed una sola multinazionale Belga-Brasiliana ne detiene il 30% del mercato. Il mercato del “locale, piccolo,indipendente”, la differenza dei micro birrifici. L’incidenza delle accise, un gap soprattutto per i piccoli produttori della Lager la birra prodotta con l’acqua di superficie di fiumi e laghi, la Pilsener la birra Cecoslovacca prodotta con l’acqua dei pozzi di profondità. La geografia enogastronomica letta fra i comparti degli utilizzatori prevalenti di burro e di olio e bevitori di vino o birra. Una giornata di lavori piena e coinvolgente, dalla quale scaturiranno degli atti di successiva pubblicazione. Li attendiamo con interesse.
Road and river communication routes are crucial for the development of the wine and beer market in the Middle Ages, comparable with the current uncertainty of delivery of goods!The spiced beers produced with herbs were not well conservable and therefore difficult to spread, the Hops determined the qualitative and durability turn of the same. Until the 18th century, the production of beer was subordinated to the cold continental climate, the invention of cold technology from 1877 allowed temperature control and made beer production cosmopolitan. Producing beer well and the “Edict of Purity”, over 500 years old, describes the fundamental importance of water and malting techniques. The global beer market is 10 times that of wine in volume and 5 times in value and a single Belgian-Brazilian multinational holds 30% of the market. The “local, small, independent” market, the difference of micro breweries. The incidence of excise duties, a gap especially for small Lager producers is the beer produced with the surface water of rivers and lakes, the Pilsener the Czechoslovak beer produced with water from deep wells. The food and wine geography read between the sectors of the prevalent users of butter and oil and wine or beer drinkers. A full and engaging day of work from which will be published the subsequent papers. We await them with interest.
Delfini attitudinali 🙂