Convegno sulle mutazioni Climatiche:
La valutazione della nuova prospettiva per gli spumanti di qualità è stata occasione per riflettere su uno dei temi più discussi del mondo enologico. Sono intervenuti Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani, e Donato Antonacci, Direttore CREA – UTV Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria e Direttore Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo (emozione…mio professore all’Università). La possibile aridità di falda delle aree costiere e le temperature, che sembrano crescere lente ed inesorabili, stanno esaltando le capacità di adattamento della vite, uno spostamento dei cicli vegetativi e la variazione delle aree colturali, con impatto sulle vendemmie annuali che possono generare interessanti opportunità ed orizzonti timorosi. La ricerca universitaria, in particolare in Puglia, vanta esperienze ed un patrimonio culturale che si pone all’avanguardia della ricerca, delle metodologie di intervento anche disgenetiche, che imporrà una grande collaborazione con i nostri produttori, per surfare al meglio questo tzunami che sta impattando su abitudini e certezze della viticoltura.
Il metodo Franciacorta, la sua comunità ed organizzazione, sembra rispondere in modo più elastico e ragionato. La zonizzazione, le scelte che hanno consentito a questo Brand di vincere battaglie qualitative sui mercati internazionali con competitor massimi, ci annunciano un progetto già tracciato, un cauto ottimismo e la certezza di un monitoraggio continuo.
Per concludere, autoctono è ciò che si è adattato, la genomica contribuirà in soccorso, il clima andrà forse verso una miniglaciazione, chi può dirlo. Certo è che l’impatto sull’ambiente delle scelte che l’uomo ha operato negli ultimi 50 anni è evidente, ed è ancora più evidente che le scelte sostenibili, meglio se organizzate, magari sul modello Franciacorta, daranno un segnale di sensibilità e consapevolezza alla comunità della civiltà agrovinicola.
La serata si conclude con lo stile elegante che la FIS Puglia riserva nella sua sede di Borgo Egnazia, con una degustazione di gran livello, coadiuvata dalla cucina degli Chef Schingaro, Mita, Cerea, Ribaldone e gli ottimi casari.
Delfini climaterici 🙂