La strada del Lorenteggio e dei navigli entra diretta al cuore romantico di Milano. Più vicina agli atelier, alla parte artistica c’è la “Taberna Vasca”, probabilmente la proposta più antica della cucina spagnola o meglio di Guernica, vicino San Sebastian, città di grande tradizione culinaria con il maggior numero di chef stellati, a nord, sui Pirenei che si affacciano sull’Atlantico. Terra calda e ribollente di autonomie, di furore identitario. Qui a Milano nel 1955 Jesus Echaniz detto “Charly” con Josè Torres, aprono in Brera e poi si trasferiscono sui navigli. Amici, campioni sportivi della pelota di rilievo internazionale, con l’idea di accogliere in casa tanta gente, prima clienti e poi amici. E Maria Vittoria, elegante, radiosa come ieri, con il suo cognome Mendieta, cugina del famoso calciatore spagnolo, moglie di Charly, padrona di casa esemplare, con la rugiada negli occhi e la fierezza nello sguardo, fascino senza tempo.
La cucina, la paella è il piatto della domenica con gli amici, la paellera infornata per l’uscita fuori porta, l’essenza della convivialità, vero unico pensiero, far star bene gli ospiti. I piatti sono sinceri e riconoscibili, le cozze marinate, i calamari al nero di seppia aromatizzati con gli immancabili aglio e cipolla. Cominciamo con un Roja Doc riserva 2011, vino rosso di buona eleganza, che esprime calore e profumi intensi e piacevoli. La responsabile di sala Martha, ci propone gamberetti in umido e paella valenziana, immersi nella chiacchiera con Maria Vittoria, con la quale condividiamo incredibilmente la conoscenza di tanti manager ed atleti che abbiamo incrociato nelle nostre vite lontane e parallele, finendo in bellezza con la crema catalana.
La Taberna Vasca è un libro, una raccolta di sogni realizzati ed emozioni vissute, per le quali, stappiamo il Cava brut Castellblanc, una bollicina fresca, vera ed elegante, come il nostro incontro fortunato su questi navigli.
Delfini Victoriani 🙂