Ingredienti per 2 persone
- 140 g di semola Senatore Cappelli lucana
- 150 g di salsiccia pezzente lucana
- 40 g di caciocavallo lucano stag. 6 mesi
- 1 cucchiaio di olio extravergine di olive
- 1/2 cucchiaino di timo selvatico secco di San Marco in Lamis (Fg)
- pepe
Sulla tavola in legno mettere la semola, fare il buco al centro e unire un pò alla volta acqua tiepida. Amalgamare bene, formare una palla liscia e setosa e far riposare per 15 minuti.
Tagliare a 1/2 l’impasto e formare con il primo delle orecchiette, con l’altro i fusilli (o pizzcaridd o minchiaridd o friscidd).
Si formano così i maritati. Nella cultura popolare pugliese rappresentano il simbolo della sessualità maschile, mentre le orecchiette sono il simbolo della sessualità femminile. Maritati significa sposati. Questo formato di pasta è stato protagonista dei pranzi nuziali salentini del passato per augurare un matrimonio sereno e fecondo agli sposini.
Far riposare per almeno un paio di ore.
Spellare e sgranare la salsiccia, rosolarla in padella con l’olio. Quando ben rosolata, aggiungere un mescolino di acqua di cottura della pasta e cuocere ancora per 5 minuti.
Lessare i maritati in abbondante acqua salata, sgocciolarli, aggiungerli alla salsiccia e mantecare con il caciocavallo e il timo per 1 minuto.
Impiattare e rifinire il piatto con una spolverata generosa di caciocavallo. Servire subito
Buon appetito
In abbinamento: Aglianico del Vulture Superiore DOCG 2012
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