Nimes manifesta il suo fascino francese da viveur sereno e composto, tra i vicoletti tanti locali, tanta gioventù che si diverte. In centro un angolo di azzurro, di luce abbagliante, un tempio della Philosofia Greca. In questo locale sembra di stare in mezzo alle isole dello Jonio, del Peloponneso con al comando Georgios Litainas. Georgios è bravissimo a trasmettere immediatamente il calore e lo stile della sua amata terra d’origine.
La cucina è assolutamente classica, con particolare cura alla scelta del prodotto in prevalenza greco. Quindi alziamo i calici per l’immancabile brindisi al racconto delle nostre esperienze comuni in Grecia, Sivota, Ioannina e le Meteore, le tristezze delle guerre mondiali e la bellezza del mare e delle scogliere. I sapori dello tzatziki, la croccante e scioglievole feta fritta, gli involtini di foglia di vite (Dolmades), la moussaka, lo stracotto di agnello con patate e cannella ed il dolcissimi Glykos, ci fanno percorrere un viaggio energico e saporito, con gli occhi chiusi, la mente alle origini lontane e l’ottima compagnia di Georgios. Il vino è il top, cresce sotto l’Olimpo, il Rapsani Doc di lungo affinamento, prima in botte e poi in bottiglia, elegante e potente, insieme al bianco “Talon D’Achille” di produzione propria e limitata.
Per noi le emozioni si fanno forti, Tarantini figli minori di Sparta, ma forti e coraggiosi e la calda convivialità della cucina greca sincera e abbondante, per la quale saper bere e mangiare insieme è onore e gloria. La serata termina troppo presto ed i saluti sono umidi.
Ciao Georgios, caro amico, a presto ed in alto fiera la bandiera.
Delfini internazionali 🙂