Tomà è il nome che ha scelto Tommaso Pioggia per il suo inedito ristorante che ha aperto in uno scorcio della gradinata in pietra bianca, che scende per venti metri dalla centralissima via Vittorio Emanuele. Tommaso aspira ad essere l’uomo della proposta gourmet di questo stupendo paesino, noto per il presepe vivente e per il suo carnevale, nonché per la proposta gastronomica tradizionale di gran qualità.
Studente dell’alberghiero di Castellana Grotte, comincia le sue esperienze in posti rinomati del tarantino e pugliesi, gira l’Europa a per finire va a Dubai, dove termina il suo servizio. Una notte di questa torrida estate, prende l’aereo ed il giorno dopo è già felice Chef Executive del suo “Tomà”.
Il locale con la sua gentile e raffinata eleganza architettonica e negli arredi, merita una nota di rilievo, così come “Angela”, responsabile di sala e mentore artistico di questa bellissima realtà disponibile ai viandanti gourmet.
Chef Tomà, gestisce con grande energia i suoi 55 coperti, ha negli occhi la cucina gourmet che ha vissuto in questi anni ricoprendo ogni ruolo in brigata ed ora, nel suo locale aperto da soli tre mesi propone con coraggio e successo, piatti ben strutturati con buone idee, che hanno il “must” di affinarsi.
L’idea è colta nel pieno, percorri la via centrale di Crispiano, reginetta della trattorie di qualità, arrivi in piazza, ti innamori della scaletta in pietra bianca, entri nel ristorante e ti rilassi in un’atmosfera calda, luminosa orientaleggiante.
Due le etichette abbinate, note di qualità territoriali, “Teresa Manara” Negroamaro di Cantele e “Panascio” Bombino bianco di Giancarlo Ceci. La cucina ci ha intrigato con le lumache in giardino, il pacchero con scampi e stracciatella, le costolette di agnello locale con salsa allo yogurt e menta ed i dessert da leccornia gourmet.
La gradevolezza del locale, anticipa il sogno di Tomà, aprire una finestra gourmet fra le Murge Tarantine.
In bocca al lupo Tomà e tranquillo, quest’inverno pioverà di sicuro!
Delfini impermeabili 🙂