Porta Romana a Milano, un’incrocio affollato di gente alla ricerca di un posto simpatico dove cenare.
Milano esplode di vita, di proposte ed opportunità e via Muratori ne è un valido esempio. Ci indirizzano alla visita dell’Osteria “Giulio pane e Ojo”, una costola viterbese, un’interpretazione delle Osterie della Tuscia nella città più europea d’Italia. Il locale strappa sorrisi di simpatia, dalla sala principale con l’infermeria dove è allocata la cantina, alla saletta del convivio dotata di tavolo unico, la sala 2.0 ed altri angoletti ben progettati.
Lo Chef Samy di origine egiziana, una scheggia della competenza gastronomica, esegue con la sua brigata i piatti della tradizione regionale con gran successo, con cotture e condimenti incisivi.
La tradizione dell’osteria di origine di Giulio e Adalgisa è oggi nelle mani della gentilezza di Marco, nipote del fondatore e del responsabile di sala, la bella copia del Mago Forrest. Credo sia chiaro, in questa Osteria frequentatissima da bellissima gente, Ti stupisci in giro per le salette, Ti aggradi per la gentilezza e Ti diverti per la simpatia e “magni come Te piace”.
Come si vede gli antipasti sono sostanziosi, gustosi, sinceri. Stuzzicanti le zucchine croccanti al sugo di pomodoro fresco e cacioricotta, le polpette tuffate in un sugo sapido e corroborante e fiori di zucca con mozzarella e acciughe, in abbinamento un buonissimo Bellone il “Pozzodorico” di casa Cincinnato, fresco ed energico.
Due primi piatti succulenti, tonnarelli salsiccia e funghi e i paccheri con fave guanciale e pecorino, due classici secondi piatti di carne, un’ottimo abbacchio con carciofi alla giudia e costolette di agnello allo scottadito, abbinati al “Tellus” Syrah 2015 Falesco di gran qualità.
La cena in osteria e la tradizione dell’ospitalità dell’ “Oste” perpetuata da questi professionisti, ci onora e diverte, inoltre la loro storia prestigiosa va affidata alla lettura del libro “Oste da 100 anni” di cui Marco ci fa dono e gradita dedica, una bella storia familiare di cultura, passione ed ospitalità e tante buone ricette, che non guastano mai.
Delfini allegri 🙂