Bologna capoluogo della regione più Bio d’Italia, ha ospitato il 29° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, 32 padiglioni per 920 aziende. Quattro giorni di convegni ed incontri con il variopinto mercato internazionale, dell’alimentazione certificata, del wellness alimentare e del viaggio salubre.
La legislazione europea si completa per regolamentare un mercato che in italia ha superato il 70% delle preferenze. L’identikit del consumatore descrive una scelta per la tutela della sicurezza 70%, esercitata nel canale GDO 65%, popolazione vegana, di reddito medio alto, con intolleranze alimentari over 35, laureati.
La scelta prevalente ricade su prodotti confezionati, piatti pronti, burger, polpette e spezzatini vegetali, quinoa, cous cous con verdure, cotolette e bastoncini vegani, bevande vegetali, sostituti del formaggio.
La proposta sembra soddisfare il consumatore tipo, che richiede in equità, varietà di bevande, piatti pronti e sostituti del formaggio.
Il quadro indica una popolazione attiva ed attenta, ma che acquista in luoghi facilmente accessibili e sempre aperti per pasti leggeri, già pronti. La richiesta di attività fisica di qualità e di materiali di uso quotidiano a ridotto impatto ambientale si completano con la richiesta di vacanza e salute.
L’elemento preponderante della sicurezza, la tutela di una popolazione di acquirenti al 70% con intolleranze alimentari, indica diffidenza e impegno verso l’area agroalimentare del terzo millennio. Lo conferma il dato di crescita e di volume dei biocosmetici a base naturale che da solo vale 950 milioni di euro, una gran bella realtà economica.
La risposta scientifica è stata proposta in convegni e relazioni per temi specifici, con relatori specializzati, ma l’utenza entusiasta e frettolosa, ha riempito gli stand di acquisto e degustazione e prove varie, rinviando gli approfondimenti di merito. Tanta gente, tanti acquisti, grande successo.
Delfini Sani 🙂