Saliamo fino ai quasi mille metri per arrivare, fra valli e calanchi, in questo paesino di circa 2000 abitanti.
Conosciuto come roccaforte della rivolta lucana e per l’unità dell’Italia repubblicana, bombardata con segni ancora evidenti fra le costruzioni in pietra del centro antico.
A noi piace ovviamente ridarle merito culinario con il riferimento alla traduzione di Corleto in “noccioleto”, qui e nei dintorni si raccolgono ottime nocciole, o forse la più romantica motivazione di gente dal cuore-lieto e quindi Corleto.
Fra questi boschi, campi di grano e prati spontanei, la terra generosa offre, verdure, funghi, carni pregiate di allevamenti autoctoni e cacciagione. Con tanta possibilità proliferano le trattorie e da qualche anno il ristorante “Le Gourmet” dello Chef Antonello Guerrieri.
Un sorriso simpatico, un fisico smilzo dalla tenacia e determinazione dure, quanto la roccia delle dolomiti lucane. Antonello dopo il diploma superiore, va in giro per l’Europa. A Londra si avvicina alla cucina di qualità internazionale, rientra in Italia frequenta con profitto la scuola dell’Alma, ancora qualche anno in giro come sous chef da chef stellati e poi decide di tornare a casa.
Insieme alla compagna Giovanna Renna, rientrata anche lei dal Trentino Alto Adige, il cognato Giuseppe Renna pizzaiolo anche lui girovago in Europa, aprono il ristorante.
Lo Chef in cucina forte della solida preparazione e delle esperienze in ristoranti di qualità, gestisce una cucina pronta ed immediata, praticamente da solo. Le portate sono ovviamente elaborate e proposte con il suo stile, sintetico, sincero che ben si confronta con la sostanza della cucina locale.
Antonello ci propone un’amuse bouche gradevolissimo e territoriale, ed un tris di antipasti buoni e corroboranti, che con la freschezza dei sapori, aprono l’appetito. Fantastiche le polpettine su caponata di verdure e mascarpone, ottimo il baccalà, patate e peperoni cruschi, interessante il vitello crudo e cotto con uovo croccante, chutney di cipolla rossa e maionese di sedano.
Con Giovanna scegliamo dalla carta dei vini un Vermentino di Sardegna ed un classico rosato del Vulture “Il Rogito” di Cantine del Notaio che alterniamo nella degustazione, due vini molto gradevoli.
Primi piatti con pasta fatta a mano, ci deliziamo con lo spaghettone ai peperoni arrostiti e gamberi e godiamo letteralmente con i ravioli ripieni di ricotta di bufala con salsa al pachino confit, melanzane, zucchine e burrata.
I secondi piatti li scegliamo di carni bianche, un’ottimo coniglio porchettato con pappa al pomodoro e crostino alle olive e la faraona scomposta con spinaci, nocciole e composta di mele di assoluto livello.
In conclusione un parfait artigianale al pistacchio con salsa al cioccolato fondente, peperoni cruschi e biscotti alla mela verde, molto buono ed equilibrato.
Quindi nel bel centro della Basilicata, fra la Basentana e la Sinnica, nel paese dal core lieto, cucina con una proposta metropolitana lo Chef Antonello Guerrieri, con un servizio di buon livello diretto da Giovanna e le eccellenti Francesca e Veronica.
Un ristorante promettente, che è già all’altezza della promessa di qualità e dell’altitudine di queste montagne.
Delfini dal corelieto 🙂