In Via Vicenza 18, una viuzza di Roma non lontano dalla Stazione Termini, celebra la quinta generazione ed il cinquantatreesimo anniversario di attività, Antonio con la mamma cuoca battagliera di ottant’anni.
In questa storica trattoria, puoi incontrare tanti personaggi conosciuti, politici ed artistoni, ma uno fra tutti chissà il Don Ciccio, l’amato Francesco per eccellenza, speriamo futuro Santo fra la gente.
Appare nel piatto “Sua Maestà” er carciofo, morbido ed aromatico. Poi scegliere è una delizia, la gricia e la carbonara, da sfondarsi le papille. Melanzane ripiene con carne di vitella, punta di petto di vitella con verdure al forno, che buoneee. Affondiamo con l’abbacchio e due dolci soffici e delicati, per terminare un viaggio nella cucina tutta casareccia, ma di qualità di questa Signora, forte ed altera.
Il servizio è veloce e trasparente, Nino con esperienze da barman in grandi alberghi ed il supersonico Antonio, OMO di casa.
Una serata a doppio giro di tavoli con Giapponesi, Cinesi, Italiani ed est Europei, tutti a fare la scarpetta, perché la fila per entrare mette appetito e qui viene soddisfatto.
L’abitudine a fare la spesa e saper sceglier al mercato come a casa, il migliore prodotto possibile ed una cucina dalle cotture alla fiamma ed al forno sperimentate, determinano un sould out continuo che trova la sua pausa solo nelle ferie di chiusura in agosto.
A presto, Signora generosa e dura, un caro saluto ad Antonio e Nino, mattatori di sala, di questa trattoria piena di allegra gente!!!
Delfini rigenerati 🙂
La prima volta che ci sono stato era fine anni 90, inizio anni 2000, poi ci sono ritornato nel 2006, e sabato ci ritornerò…..che dire nn vedo l’ora di riassaporare tutte le loro prelibatezze e immeggermi in quella atmosfera tutta romana, di osteria da film di Roma in bianco e nero. Saluti da Barletta ❤