Nella cornice del nuovo Resort Vinilia, sede della delegazione Terra dei Messapi, il Presidente regionale Giuseppe Cupertino ed il chiaro relatore Paolo Lauciani, conferiscono l’incarico alla giovanissima Valentina Valente. Un’esperienza consolidata in aziende produttrici del Primitivo di Manduria ed il sogno di rappresentare la propria terra, mostra sulla carnagione, che non consente rossore, un’emozione accattivante.
La FIS vuole cogliere delle differenze sostanziali e comincia con l’individuazione di aree di rappresentanza atipiche, aggrega Taranto città Spartana a Manduria sua capitale enoica. Il confronto è stato già vissuto nell’epopea Magnogreca e Re Archidamo, sotto quelle mura, in battaglia, ne lasciò potere e futuro.
Il titolo della serata celebrativa, precetta i produttori storici di questo fazzoletto di terra, che lo hanno reso internazionale con la Docg e le etichette più blasonate, fra tutte “Es” di Gianfranco Fino, una vedette fra monoliti come Sonetto, Felline, Morella e tanti altri. Il Sindaco di Manduria, il Presidente di Assoenologi di Puglia Basilicata e Calabria, avvalorano un’evento di rilevanza istituzionale.
Paolo Lauciani, descrive con sintesi e precisione il percorso di un vitigno e l’adattamento ampelografico agli habitat riservati all’evoluzione del clone originale. Il risultato è ormai acclarato, un vino di qualità ai quattro angoli della terra. La bellezza è proprio nella possibilità di ottenere dei Cru unici, ma anche di poterlo vedere in assemblaggio con altri vini blasonati del mondo, un’alchimia che da sempre si erge dalla qualità del terroir, le abilità agronomiche, lo stile enologico e la passione per unicità ed il valore aggiunto dell’unione.
Taglio bordolese, tuscany, cuvée e simili, hanno girato a braccetto con appassionati di tutto il mondo. La possibilità di acquistare il mosto e cisterne di buon vino, hanno dato ricchezza e successo a Cantine senza vigne, anche di casa nostra. Alzare i muri può essere una soluzione, non fa scappare i buoi, ma l’opportunità dovrà essere la certezza di venderli, questo per l’eccellenza non è mai accaduto.
La qualità non teme confronto, anzi ama la disputa, anche alla ceca come la degustazione blind di questa sera. Il vino ti affascina già dal naso, come il profumo della donna che ami, mentre gli occhi a volte si lasciano confondere dall’apparenza.
Comunicare il vino, dargli il giusto valore e renderlo fruibile è qualità della vita, che può scaturire da operatori che abbiano orizzonti lunghi e onorevoli.
Delfini valenti 🙂