Nella centralissima Piazza Mazzini a Lecce e nelle strade che svicolano, si trovano una moltitudine di trattorie e ristoranti. Nella nostra personale esplorazione andiamo a trovare Sara Latagliata Chef giovane e già esperta.
Il team si completa al servizio con Marco e Silvia, gentili e professionali. Sara mostra di avere un’attitudine a primeggiare, frequenta gli studi di Beni Culturali, ma il suo sogno è ai fornelli. Frequenta la cucina di Aimo e Nadia, rinuncia alla possibilità di lavorare con il suo maestro, richiama a se Marco e Silvia e rientra a Lecce in quel fermento cittadino che brilla nei suoi occhi chiari.
Tre giovani di cultura e gentilezza, dalle idee chiare e determinate su quanto vogliono proporre, un ristorante da 30 coperti, la cantina come se fosse una libreria ed una proposta culinaria intellettuale, riflessiva, da leggere nella descrizione e nella fusione di piatti composti da tanti ingredienti.
In effetti leggendo il menù hai la sensazione di essere in biblioteca e di parlarne con i vicini di tavolo, sembra di discutere alla tavola di un convegno su abbinamenti del tè con lo sgombro o di quella spezia con quell’altro ingrediente. Il talento si manifesta nella piacevolezza e simpatia di piatti ragionati ed intriganti. Un ristorante gourmet che richiama l’interesse a degustare il percorso delle sue mutazioni.
Le portate le abbiamo in parte scelte, ma nella realtà ci siamo affidati alla professionalità affermata di questi giovani talenti. Antipasto che subito suscita discussione, sgombro al tè con gelato al pistacchio, poi l’estroso “Assaggiando la Puglia”, piatto di vera empatia. Abbiniamo il rosato “Vigna Flaminio” di Cantine Vallone. Il primo si esalta con la versione inedita della zuppa alla gallipolina con il melone, un piatto della tradizione che in trenta anni ho sempre preferito e degustato in una decina di versioni, ma questa è proprio innovativa, interessante.
Orecchiette al cioccolato, coniglio con friggitelli molto gradevoli, polpo fritto su cavolo viola meraviglioso. A questo passaggio abbiamo abbinato un blend “Cantico” di Cantina Greco, Negroamaro e Cabernet Sauvignon.
Tiziana salta sulla sedia, il dessert è la materializzazione di un suo dolce di prossima pubblicazione di Atavolacoidelfini, le sagne ‘ncannulate con la ricotta, buonissime e quindi sarà pubblicato in “omaggio a Sara”.
Il “Primo”, si esprime come valida alternativa nei percorsi di degustazione, il taglio intellettuale e propositivo, va assecondato nell’ascolto delle descrizioni impeccabili di Silvia e Sara, il premio è una serata di curiosità, apprendimento e simpatia.
Delfini Primi 🙂