In realtà cucinare non gli filava per niente, cucciolone dal sorriso grande e dalla timida gentilezza, Chef Gianvito Clemente di nome e di fatto. Farmacista per formazione, appartiene alla schiera di quegli artigiani che studiano, provano e imparano da sé. Il Ristorante Pizzeria che gestisce all’uscita di Laterza (Ta), si affaccia sulla vicina gravina dell’Oasi Lipu, il Canyon più profondo d’Europa, oltre 1000mt. Per trovarlo è sufficiente percorrere il ponte, guardare le luci dai riflessi dorati del panoramico centro storico e giunti alla rotatoria verso Ginosa o la vicina Matera, parcheggiare in un ampio piazzale e chiedersi, ma dov’è sto’ Ristorante?!?
Tranquilli, siete arrivati è proprio là! Da fuori è timido e discreto, ma quando entri il locale esprime, tutto il calore e la gentilezza di quest’Omone. Ancora più sorprendente è la simpatia di Vito, socio, cognato e Pizzaiolo, un’interprete di successo del famoso pane di Laterza con la sua panetteria in Corso Roma che la sera si diverte a sfornare pizze lievitate con lievito madre.
In sala il Maitrè Nicola, un gentleman tostissimo, dal cuore dolce e artistico, un ex ballerino classico, di cui si legge eleganza e portamento ed una incredibile vena musicale, imita Lucio Dalla con grande sicurezza.
Il Ristorante di prevalenza gourmet, si avvale di questi tre moschettieri, ma Clemente è il vero gigante in erba, trentenne, sei ai fornelli e Passione illimitata per l’ospitalità.
I prodotti della terra sono assicurati dalla Masseria di famiglia e dai compaesani, il pesce arriva da un pescatore che dallo Jonio si è trasferito a Laterza, la cantina è composta da etichette di qualità di ogni regione ed estere.
La sostanza c’è, la voglia e l’amore del lavoro anche, salire le scale per arrivare alla stella è un sogno bagnato di umiltà che Gianvito Clemente, saprà affrontare.
In sala si respira un’aria fresca ed amichevole, gentile e professionale, una cena gourmet che non dimentichi.
Ingresso con prodotti da forno, latticini e olive ottime, segue un trionfo di carpacci di mare profumato, servito con originale fantasia su pietre lisce di fiume, “gnumariddi” e animelle delicatissimi con verdure di campo. Siamo neanche agli antipasti, ed abbiniamo il Rogito, il rossato di Cantine del Notaio.
Seguono i troccoli con gamberi rossi e stracciatella, capunti con funghi cardoncelli e baccalà con olive, salmone con pomodori secchi e noi con Maitrè “Etoile” Nicola, facciamo un doppio carpiato passando dal Franciacorta al Vermentino Toscano, per atterrare morbidi e goderecci ad una Riserva Molisana Doc 2012, un’altra lettura di Aglianico, che buono. Siamo pronti per il maialino brasato al ficotto, una chicca di Mamma Antonia, dolce e nutriente.
Il polpo sulla pietra con le chips di patate, ha lasciato un segno schiacciante, come il masso utilizzato per piatto, le animelle ci ricordano la differenza dalle Bracerie che a Laterza si contano a decine.
Il dessert si esprime ricco con le speziature di sapori canditi gourmet e la mousse alle castagne e cachi ci riporta all’autunno, che abbiamo lasciato fuori la porta de “I Tre Sapori”.
Delfini clementi 🙂