Cultural 2016 per la prima volta a Matera, conduce il desiderio lucano di Mauro Bochicchio, raccontare l’altra cucina di qualità osannata ovunque, fra i sassi e le cisterne abitabili di queste gravine patrimonio dell’umanità.
Un talk che ha coinvolto in due giornate circa trenta chef, provenienti da angoli ed esperienze uniche e personali. Chiamati ad interpretare il pane di Matera come prima donna nei loro pensieri inediti di viaggiatori dei sapori.
Casa Cava, un piccolo anfiteatro naturale ricavato fra le tante cisterne scavate nei Sassi di Matera, che insieme ai frantoi hanno rappresentato ricchezza, lavoro e sopravvivenza per la popolazione di questa città e che nel reale turistico odierno, rappresentano fascino irripetibile e internazionale.
Questa location emozionale, non consente l’accensione di fuochi e quindi il racconto interessante di ognuno degli chef culmina con il piatto che interpreta a freddo il ”cornetto”, il pane alto di Matera, la forma ripiegata su stessa, nata per salvare spazio sugli scaffali e nelle madie.
I piatti si presentano con la fantasia della diversità interpretativa di questi protagonisti, il risultato è come sempre l’arcobaleno della fantasia, da apprezzare in questo caso nella loro bellezza estetica e nell’unione di ingredienti e stili. Una mostra, dipinti in cucina, da ammirare come quadri e sculture raccontate dal contorno evolutivo delle storie esperienziali che oggi, li hanno generati.
La diversità interpretativa del pane come tema, ha in comune la capacità e l’amore dell’ospitalità che esprime il grande valore di civiltà, educazione ed accoglienza che la cucina di nonne e zie hanno infuso in gesti e arti di questi chef loro figli che oggi raccolgono i meritati consensi di clienti ed appassionati.
Delfini incavati 🙂