Nell’interland della storica Manduria si trovano tante belle Masserie nei giardini delle tenute di un’agricoltura latifondista, che ancora oggi esprime eleganza e ricchezza territoriale.
Masseria del Sale costruita nel settecento è ora un’oasi gourmet gestita da Andrea e Simona una coppia di giovani professionisti che amano curare i dettagli, silenziosi si calano nel godimento di una cena, offrendo serate di buona eleganza.
In sala come in cucina c’è l’ormai esperto Chef Alessandro Sammarco, interprete sincero della cucina territoriale con Andrea maitre meticoloso e sommelier affidabile, insieme a Simona che gestisce dietro le quinte con un sapiente “se migliorare, come”.
Questo ristorante in soli due anni, si è ritagliato un’alone di qualità nel territorio manduriano, con sobrie ambizioni di volare alto, la sala stracolma ed il target di clientela medio alto, gli consentiranno di raggiungere sogni e meriti.
Un motore potente a tre pistoni ben calibrati Alessandro, Simona e Andrea, viaggiano sicuri a gran velocità verso una meta che crediamo abbiano ben chiara nei loro progetti e che ci piacerà vedere realizzare.
Servizio in sala cortese e curato, il benvenuto con la bruschetta al fiaschetto dop ed una bollicina locale.
Ci affidiamo ad una degustazione mare e terra che rimane calamitata alle decine di piatti che svolazzano fra i tavoli, con delle scie odorose che spesso Ti distraggono dal Tuo piatto. Va riconosciuto che profumi così piacevoli in un giardino all’aria aperta, rassicurano qualunque attesa culinaria.
Prodotto ineccepibile, di cui tutta la brigata risponde in modo chiaro ed esemplificativo, con pazienza e precisione, davvero complimenti una bella squadra.
Le portate tutte, molto buone, si esaltano per nostro gusto con l’interpretazione delle melanzane ripiene, lo spaghetto al dentice, il troccolo con pomodori secchi e burrata, succoso il filetto in riduzione di primitivo e croccante il moscardino fritto. Finale dolcissimo per un’Alessandro che in ogni occasione ci ha riservato dolci al cucchiaio di pregevole fattura, delicatissimo il semifreddo ai fichi freschi e croccante alle mandorle.
In abbinamento alle portate, una bollicina Racemi, un vermentino Felline ed un Primitivo dop dell’ Az. Agr. Vigne Monache.
La carta dei vini, molto ben curata da Andrea e Simona, riserva classici e proposte nuove, un challenge continuo, che merita chiacchierate interessanti con questi due simpatici, competenti professionisti.
Delfini gaudenti 🙂