Vito, si definisce comandante insostituibile della sua barca, una pescheria che da sempre ha servito catering e che da qualche mese apre con la sua sala ristorazione. Un’osteria di mare all’ingresso sud di Martina Franca. All’attivo otto pescherecci ed il suo primo imbarco a 5 anni ad aiutare il papà in cambusa, il mare, il pesce, il crudo e le cotture in acqua di mare dei pesci interi, hanno segnato la sua percezione di sapori forti, intensi e freschi.
La mamma cuoca dalla quale ha appreso tanti segreti e la regola che finito il pesce fresco…cucina chiusa! Vito ha una stretta di mano forte, una tenaglia, un dinamismo contagioso ed un’umiltà proattiva che travolge come la sua ironia quando mi dice “Ti posso essere figlio.. hai la stessa età di mia madre”. Da golosi “pescetariani”, un figlio così lo adotteremmo tutti i giorni, a pranzo e cena.
Ad ogni modo Vito conosce il suo mestiere e la sua osteria/pescheria profuma di mare, nella citta del fragno che profuma i caminetti. La cosa che sorprende è la destrezza nel gestire una carta vini, apparentemente sfilacciata, ma composta da etichette molto interessanti e neanche così comuni.
Ci propone quindi una ribolla metodo classico e a seguire un offida pecorino docg, per accompagnare lo starter, un bouchet di frutti di mare seguito da spada cotto a bassa temperatura con crema di melanzane, molto delicato e continuare con la sua creatura, un filetto di tonno con riduzione al Primitivo e cipolle di Acquaviva in agrodolce, fantastico, per noi la prima volta un condimento da brasato utilizzato per cuocere il tonno, gustosissimo.
Si affaccia il bravo Vito Semeraro, assistente in sala di Vito e ci bisbiglia la sua preferenza, un primo piatto, i mezzi paccheri in guazzetto, sembra di stare in riva al mare e come sulla riva del mare si conoscono i turisti, come KiKi e Roberto che a forza di sbirciarci nei piatti, finiamo per terminare la cena insieme fino ad essere invitati da Vito a parlare di Sparta, Ilva e cucina al fresco, fuori dal locale…“Signori, lo so che vi piace stare qui, ma si chiude”.
Vito, dal mio punto di vista ha sempre ragione, sul pescato, sulla cucina marinara vera e sincera, sui vini e vabbe’ per i dolci al cucchiaio e sui semifreddi Martinesi…aspettiamo fuori! All’apertura domani, con le posate pronte, lui la soluzione la trova, bravo comandante e siamo solo all’inizio.
Delfini avvitati 🙂