Comincia con uno scroscio di pioggia estiva l’edizione di Orecchiette nelle ‘nchiosce a Grottaglie (Ta), una pioggia di acqua e orecchiette che ha raffreddato i bollenti spiriti famelici di una folla enorme di gente, che si è accalcata nel centro storico della città delle ceramiche.
Una dozzina di chef hanno cucinato migliaia di piatti espressi nelle cucine da campo allestite negli stand fra i vicoli. La misura del successo anche di questa edizione sempre migliorabile, sta proprio nella gioiosa e serena partecipazione della gente, che fino a tarda notte è stata disponibile a file universitarie e calche da concerto per degustare l’orecchietta scelta.
Divertente vedere ballare al ritmo delle band la gente con i calici in mano, in attesa del proprio turno e magari fare conoscenza con i vicini d’attesa, un’atmosfera calda e amichevole che vede forse in questa manifestazione ad oggi, l’evento di successo dell’estate Jonica.
Il giro fra gli stand enogastronomici ed i banchi di servizio dell’AIS affollati ci hanno portato ad esplorare e scegliere ad occhio e simpatia piatti ed etichette. Diverte e gratifica il dilemma della scelta consapevole, il ticket ti consente anche di conoscere il cuoco, il sommelier, gli operatori dello staff, liberi da pacchetti preconfezionati.
Fra gli stand incocciamo chef conosciuti e lo scopo della serata è variare la proposta della cucina in un contesto da vera bolgia, per cui la vera arte culinaria questi professionisti , la esprimono presso i loro ristoranti e per la cronaca è bello vedere che lo stand chiuso è quello del cuoco di casa. Vedere il bravo Cosimo Guarino rincorrere l’interruzione elettrica dopo la pioggia, Francesco Nacci terminare i ciccioli di maialotto dopo l’assalto alla postazione, il sempre fantastico e simpaticissimo Antonio Bufi imbucato in Di Nunno, arrivare tardissimo da Gianfranco Palmisano e degustare le sue cipolle in agrodolce, lo stesso vale per la degustazione del sorriso di Anna Donatelli, un saluto alle orecchiette di Domenico Capogrosso ed una bella scoperta al cardoncello tosto di Mimmo Ragone e concludiamo con il doveroso omaggio al fresco premiato d’oltre oceano Domingo Schingaro con il suo ingrediente dimenticato.
Un meritorio saluto va a Mariella Brogi Sommelier, combattente alla Spina e a tutti quelli che simpaticamente ci riconoscono in giro dandoci del “Delfini”, all’organizzazione in toto ed al direttore artistico nonché “ventre architettonico” Danilo Giaffreda.
Divertimento conviviale e brava gente, questo è il nostro giro esplorativo nella serata inaugurale delle Orecchiette nelle ‘nchiosce. Un pensiero a quelli che si cimentano in selfie dimostrativi a fare orecchiette, la competizione delle nonne e zie, suggerisce l’acquisto di macchinette semiprofessionali.
Delfini a Grottaglie 🙂