Dipingere il food con il vino e le materie prime è una pratica di comunicazione preistorica, il desiderio dell’uomo di lasciare il segno per comunicare su grotte, gusci, stoffe e legni sì è evoluta insieme ad esso.
Dipingere con il vino è un’idea di Arianna Greco una salentina pepata che fulminata dall’amore sulla via dei Dardanelli , si è avvicinata all’evoluzione chimica ossidativa dei componenti del vino, inebriata dal racconto enologico del suo Giovanni.
Qualcuno scrive che la radice del nome “vino” deriva dal sanscrito della parola amore, e questo magico liquido con le sue qualità e la sue ebrezze, di queste ispirazioni ne ha da sempre sulla coscienza.
Arianna ha affinato l’esperienza dell’evoluzione dei colori del vino, che al contatto con l’aria si ossida rapidamente donando sfumature delicate, ma ancora se andiamo a ridurre e cuocere i liquidi otteniamo tonalità sempre interessanti. Di questi argomenti, tecniche e ricerche di pittori, artisti e restauratori la Delfina pittrice e restauratrice è ben ferrata ed io Delfino maritato proprio ieri da 20 anni ne ho pieni gli occhi.
La talentuosa Arianna conferma l’importanza nel scegliere i diversi uvaggi per ottenere colori e sfumature cromatiche, che molto si avvicinano alla tecnica della sanguigna e quanto sia importante fissare e sigillare il colore con tecniche note a pittori, mobilieri per proteggere più a lungo possibile quei tratti emozionali.
La bellezza è donna e l’uomo compare da una sua costola attratto dal fascino intrigante e volitivo di un percorso che farà dell’uomo e della donna, un’epopea che si annuncia infinita.
Arianna è categorica la donna prima di tutto e l’uomo finchè c’è si inebria di questa essenza che ben si identifica con l’ispirazione intensa, calda e profumata del vino.
Impossibile il contraddittorio, d’altra parte l’artista con la sua idea raccoglie meritati riconoscimenti internazionali e questo cortometraggio unisce molto bene la cultura e le qualità del Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro, alfieri della Puglia enologica nel mondo con le storiche cantine dei Maestri del Primitivo, Conti Zecca e Grifo, ad esprimere in bottiglia la loro eccellenza Dop.
Il vino è un veicolo straordinario di conoscenza culturale e personale, ed il rapporto con il cibo di qualità come ci spiegano i sommelier, si basa sull’abbinamento per contrapposizione o la concordanza dei sapori, per l’uomo e la donna la storia è identica quante contrapposizioni e quanta concordanza, sarà per quello che dopo un calice di vino ci si unisce da sempre con amore.
Delfini in concordanza 🙂