La pioggia e la temperatura di un’altra stagione ha dato valore alla quarta edizione del 1 Maggio a Taranto, organizzata in assoluta autonomia dal Comitato dei Lavoratori Liberi e Pensanti, che da quel famoso 2 agosto 2012, ha dato vita alla stagione di dignità e riscatto della città di Taranto.
Sul palco ed in collegamento si sono avvicendati Amnesty International, il Leader Varoufakis, il Comitato NoTav della Val di Susa , il Direttore Dott. Valerio Mazza del reparto di Oncologia di Taranto e decine di testimonianze di quanti hanno sofferto da cittadini, sognatori liberi di forte appartenenza alla cittadinanza Italiana.
I Litfiba, Daniele Silvestri e molti altri, condotti da Valentina Petrini, Michele Riondino e Antonio Diodato hanno trascinato al successo di emozioni e partecipazione, una città che accoglie l’Italia tutta per la ricerca di un futuro reale e sostenibile.
La proposta dei NoTav di spostare a Taranto i 22 miliardi di euro che il governo vuole spendere per il traforo verso la Francia, per la bonifica e la rinascita dell’area Jonica, fa riflettere.
Il dubbio riecheggia, 20 anni fa si chiuse l’area a caldo delle acciaierie a Genova e si decretò la distruzione programmata di una delle più belle città, scelta da sempre dalle civiltà del mediterraneo.
Generazioni di politici e amministratori si sono arricchiti ed hanno speculato sul sogno proposto di un progresso che ha portato malattie devastanti e arretratezza di sviluppo economico. Quanta gente con il proprio cinismo, vive questa giornata coccolata dalle ricchezze accumulate in danno ed a qualunque costo.
Una giornata di protesta, lotta e testimonianza può riempire contenuti di giorni e mesi e può essere sintetizzata con la frase ”ormai il sole sorge solo se gli conviene”.
A questo i 200.000 presenti ed i tantissimi collegati via sky e network, non crederanno mai, come ha testimoniato la madre coraggio salita sul palco, mai doma del risultato ottenuto in sede giudiziaria, anche ieri fra le nubi di una realtà da ricostruire, vede quel raggio di sole al tramonto, agganciare la fiducia e la speranza di chi ha la consapevolezza che lo Stato siamo noi, per non mollare mai.
La gente ricorda Falcone, Borsellino, Loro e tutti gli assenti, che giganteggiano con il loro coraggio sulle teste di questi giovani traditi dai loro stessi padri.
Per un giorno ci perdonerete, non testimonieremo il Food Wine Travel, ma l’etica, il coraggio, il valore di chi vive nella fiducia di uomini migliori.
Ad ognuno di noi la differenza, scegliamo come, lo sappiamo è l’unica vera alternativa.
Delfini risorti 🙂