Il 25 aprile a Lecce è di scena la Cantina Bellavista di Vittorio Moretti, siamo nella Docg Franciacorta.
Moretti è uno dei padri storici delle “bollicine” italiane, di un’area che con il pinot nero e lo chardonnay ha saputo caratterizzare la qualità di un terroir in un ambito climatico che ha espresso unicità.
Testimone di questa cantina il suo enologo Luca Rossi affiancato da Luciano Mallozzi e dal Presidente Regionale della Fondazione Italiana Sommelier Giuseppe Cupertino.
Luca ci racconta giovanissimo dei suoi 20 anni di carriera al fianco del patron Vittorio Moretti. Tutto ha inizio dalla promessa di ascoltare e di tagliare il suo prezioso codino simbolo di una gioventu’ alternativa, un gesto di riconoscimento, di stima e se vogliamo di sottomissione intellettuale verso un’uomo dalle grandi avveniristiche visioni.
In realtà a molti di noi capita di annuire ed acconsentire nella vita, farlo verso chi con carisma si assume le responsabilità di un progetto visionario è il merito di chi oggi orgoglioso sfoggia un taglio da nerd di assoluta rilevanza nell’enologia italiana.
Questo è il progetto di un vignaiolo che ha cominciato a produrre con metodo classico dal 1976 e continua a farlo nello stesso identico modo con la rifermentazione in bottiglia tappata da subito con il sughero, consapevole di ricevere qualcosa in più dal tappo e di pagare il prezzo del sacrificio di qualche centinaio di bottiglie.
La determinazione di Vittorio Moretti ci viene descritta come granitica, semplice e chiara, poche cose fatte bene e ripetute meglio, con la possibilità sempre crescente di una cantina che ha investito in vigneti e tecnologia.
Luca ci racconta il suo modo d’interpretare l’enologia. La identifica con la stessa sensibilità estetica e delicata, nel sistemare una cravatta in un abito elegante, più vicino alla perfezione possibile. D’altra parte il risultato delle uve è di frequente generoso, l’eccellenza è a portata di mano, da perfezionare nei dettagli.
Cresciuto all’ombra del gigante Vittorio Moretti ci appare con una umiltà di assoluto spessore professionale e sorridente ci racconta dei signorsì ai quali ha partecipato da protagonista per vivere successi come pochi.
In degustazione annate con bottiglie che in enoteca partono da 100€, per decollare a valutazioni da beni di rifugio per le poche decine di bottiglie superstiti di annate storiche, come quelle che dall’1984 al 2002 hanno disegnato questa “Meravigliosa verticale”.
Alla verticale si aggiunge proprio la degustazione di Meraviglioso, una Cuvèe che assembla in terza rifermentazione la totalità delle annate tutte riserva. Quindi Meraviglioso sintetizza e fonde 30 anni della Cantina Bellavista.
La descrizione tecnica è affidata al simpaticissimo Luciano Mallozzi della scuola “bevo fino in fondo ed ascolto i commenti dopo”. Racconta quei trent’anni con precisione attraverso l’evoluzione climatica di un’area che esprime vigneti con in sé i profumi di tutte le tonalità di un giallo sempre brillante e fine come il suo perlage.
Un’esperienza unica, voluta e condotta da Giuseppe Cupertino, caparbio e professionale nel dare la centralità del palco alle eccellenze che ama, il vino e la professione del Sommelier.
Il Risorgimento a Lecce sede regionale della Fondazione Italiana Sommelier accoglie elegante come un’abito attillato e su misura un’evento di rilevanza enologica, di stimolo a chi vuole fare meglio in una sana competizione di valore.
Delfini in perlage 🙂