Questo sembra il periodo del boom della birra, tanti la producono e di più ne parlano. Si moltiplicano i corsi di degustazione, le etichette e gli esperti. Il luppolo, l’acqua e le sue durezze, le spezie, la tostatura ed i lieviti a bassa ed alta fermentazione e poi i disordinati fantasiosi lieviti spontanei.
I Delfini erranti sono incocciati nella Tipica Puccia leccese in piazza Mazzini, acqua e farina un forno caldo ed il sorriso di chi farcisce la vita di piacevolezze, verdure, pomodorini e freschezza al palato.
Embhè qua ci vuole una birra seria, andiamo a trovare il nostro fantastico Andrea, uno che di baffi se ne intende. Sulla strada che va dritto allo stadio, la sua birreria, un’osteria moderna in cui impera un’intellettuale gentile della birra, il mastrobirraio che di giorno pedala in bicicletta e di sera spilla simpatia.
Alla seconda pinta di scambio culturale, si mescola la spuma della birra con le fermentazioni enoiche ed eccolo geniale, con in braccio una birra artigianale al 39% sangiovese, mi brillano gli occhi e tremano le ginocchia, che bravo Andrea, ha realizzato il compromesso storico al calice, una birra-di-vina.
Tiriamo tardi fino a chiudere il locale, la puccia è digerita, la cultura lievita al baffo con l’amicizia di Andrea.
Delfini compromessi 🙂