La Puglia è terra di masserie fortificate e la Masseria “Il Frantoio” di Armando Balestrazzi, ne è una perla fantastica. Architettura rurale contaminata, esprime l’esperienza centenaria dell’armonia delle civiltà e delle genti che qui hanno vissuto. Giardino arabo e boschetto verdeggiante promettono soggiorni gradevolissimi.
Questa sera Filippo Cassano, viticoltore di Gioia del Colle (Ba), racconta la storia della sua Cantina Polvanera. Discendente da una famiglia di produttori di vino, nel 2003 ha dato vita al suo progetto di produttore, impiantando nuovi vigneti di Primitivo. Questo vitigno funge da terzo medio fra gli Aglianico a nord ed i Primitivo a sud, fra durezze e morbidezze spesso di eccellente qualità. La produzione di un monovitigno e la volontà di produrre dei cru, ha consentito alla pacata lungimiranza di Filippo Cassano, di affinare in acciaio per almeno due anni ed in bottiglia, alcune etichette che non aspettano altro che di essere numerate. Etichette già note e premiate ma che hanno nella loro gioventù enologica margini di ulteriore qualità.
La location elegante ascolta la natura e la piacevolezza dei racconti di onestà intellettuale di Armando e Filippo. D’altra parte se il citato Coelho ricorda che la felicità è vicina alla partenza di ricerca della stessa, dall’altra la verità è semplice dice Osho e questi esempi d’imprenditoria reale, ci conciliano con un ritorno all’agricoltura che non dovrà essere un ripiego, ma un progetto per realizzare un sogno di felicità, come queste due storie di sereno successo.
Ritorniamo ai vini, descritti con pathos e competenza dal Dott. Giuseppe Baldassarre chiaro relatore AIS, dal rosato morbido e mediterraneo ai rossi imperiosi e nutrienti. La degustazione scivola piacevole poggiandosi sugli assaggi dei prodotti di gran qualità della masseria e della sua cucina attenta ed equilibrata. Una bella serata gourmet, per chi ama cenare e nutrirsi con sana consapevolezza. Mangiare è un vero piacere, ma farlo con qualità e giusta moderazione è cosa da costruttori di futuro.
Delfini infranti 🙂