La farfallina, variopinta a tinte tenui, dipinta nella sua leggerezza. Un piccolo essere volante e operoso, si poggia leggera con le sue zampine delicate, sui fiori, sui petali, sulle mani di chi le accoglie con amore.
Tiziana, con il suo pennello a 4 peli, sfiora i colori, ne ritrae le sfumature e sogna di fotografarne le emozioni. L’iperrealismo emozionale scaturisce dalla sensibilità profonda di chi ha capacità di fotografare con gli occhi quello che la mano con precisione andrà a descrivere.
Ad un concorso di pittura, Tiziana partecipò con una copia d’autore, un’omaggio a Tamara de Lempicka, disegni pastellati, intriganti e sensuali. La commissione dei critici e di esperti, premiarono tutti, proprio tutti, tranne il suo quadro in quanto di abile e pregevole esecuzione, ma di nessuna originalità in quanto omaggio in copia.
Va bene, ottima motivazione, ma siamo sicuri che provare a fotografare la realtà con colore ed emozione sia nel talento di tanti? Dipingere e generare figure e situazioni nell’arte moderna ha portato spesso ad “opere incomprensibili” e nella cucina a “piatti improbabili”. L’arte, la pittura, la cucina, insieme e combinazione di colori, luci, prodotti, tecnica, hanno una missione, generare emozioni e sapori.
Ho letto da qualche parte che gli Indiani d’America quando regalano qualcosa trasferiscono una missione con il regalo. Ovvero regalare un mestolo ad una cuoca, ha la missione di agevolarne la cucina e se la cuoca non dovesse usarlo, il donatore è autorizzato per legge a chiederne la restituzione, lo stesso vale per un pennello ad un pittore, una coperta per chi ha freddo, una zappa per un contadino.
Quindi chi ha talento, cuore, sensibilità, ha ricevuto un dono e quindi ha una missione, metterlo a frutto per il bene comune, per dare valore al dono.
Delfini leggeri 🙂