Pavarotti e la sua scia, Modena ed il suo amore per la pasta fresca, il parmigiano, il lambrusco. Certo che ritornare dopo una decina d’anni e guardare il campanile con il suo duomo ricostruito ha un impatto notevole. Notevole è anche l’aspettativa della cucina, delle trattorie e dei posti food. Noi andiamo dritti in una Hostaria storica dove Giacomo Zanichelli ospitava a pranzo Giosuè Carducci, scontroso e godereccio allo stesso tempo, oppure qui cenava Giovanni Pascoli.
Lo Chef Claudio Tremazzi da qualche hanno ha tirato in spolvero questa hostaria che dal 1850 ha vissuto le più disparate gestioni gastronomiche. Quel che conta è che oggi brilla per storia, di cui conserva copie di documenti originali, ed esecuzione della cucina Modenese, rivista con l’eleganza di oggi, ma gustosa e possente come qualche decennio fa.
In sala la brava Melania originaria di Rionero in Vulture (Pz) con la quale scappa la lacrima da esule ed il sorriso di conoscenze comuni. Quindi bando alle ciance, si mangia, gnocco fritto morbido per accogliere una selezione di salumi locali dop, composta di pesche e sott’olii della casa, tutto molto buono. Claudio ci propone un Lambrusco di Sorbara rosè “Rito” 2017 di Cantina Zucchi, pallido e ramato, un’interpretazione diversa di questo vitigno. Seguono due primi piatti di grandissimo valore: gnocchi al parmigiano con salsa alla grappa e tartufo (notevoli!) e tortellini in brodo, che celebrano la qualità della tradizione della pasta fatta in casa e la curiosità di Tiziana cuoca, dal mattarello facile.
Passiamo al “Laurento” Sangiovese riserva 2015 di Umberto Cesari, che prelude al guanciale di maiale all’aceto balsamico con composta di cipolle ed il filetto di manzo con aceto balsamico stravecchio, di chiara tradizione emiliana e di grande perizia culinaria. Per finire un semifreddo al balsamico e nocciole caramellate, accompagnato dal passito di Malbo Gentile dell’Emilia 2016 della cantina Terra Quilia.
Il sorriso e la giovialità di Claudio e del poker di brigata, ci premia letteralmente per la felice scoperta di questa Hostaria storica di gran qualità!
Delfini Modenesi 🙂