L’interland Milanese brulica di centri satellite e Corsico è uno di questi, attaccata come la remora al suo squalo, vive cibandosi dell’opulenza dell’amico predatore. Un vecchio capannone aziendale ristrutturato e in questa periferia performante c’è il ristorante di cucina spagnola “Sabor Catalàn”, un locale festante, accogliente e con numerosi coperti. Birra spillata alla “pompa al tavolo”, vini ed un’isola rustica con mixologi al centro, che serve sangria a litri.
Il film è già visto in Spagna, a Barcellona, Figueres, quanti ricordi con la Delfina a girare l’Europa con l’auto e le biciclette sul tetto, senza prenotare, quante avventure e litigate amorose. Qui ritroviamo il calore passionale in Alessandra, la figlia cosmopolita di esperienza cinematografica, che racconta la cucina della fascinosa mamma Cristina e del papà Maurizio, ieri abili orafi, oggi tutti in cucina con il fratello Mattia per dare energia culinaria alle serate festose.
La bottiglia dal becco lungo il “porròn”, per bere il vino alla “canna”, (ne abbiamo una originale a casa), la birra cerveza, leggera e beverina, più calda rossa ed alcolica, sangria con vino tinto e frutta, tortilla alle cipolle e patate, crocchette con crudo, pollo e besciamella, polpo con salsa allioli e paella, chiudendo in dolcezza con la torta di Santiago alle mandorle e porto (squisita) e la crema catalana dal croccantissimo zucchero caramellato perfetto.
Non si poteva degustare tutto, Alessandra ci ha chiesto di tornare…magari!, ma i Delfini sono explorer e qui ci siamo stati, e forse torneremo per ritastar “el calor catalan”.
Delfini ensaboriti 🙂